La tradizione del Tè nelle tribù Touareg

Questa leggendaria etnia nomade africana discendente dai Berberi, da sempre vissuta come dominatrice del grande deserto del Sahara, vive in territorio che copre il Mali, Il Niger, l'Algeria il Marocco e la Libia.
Il nomignolo di "uomini blu" è dovuto al turbante indaco, indossato dai nobili dediti all'allevamento di dromedari mentre l'allevamento di capre e pecore è demandato ai non nobili a cui è riservato il turbante dal colore nero (se liberi) o bianco (se meno liberi).

Il nome Tuareg sembra derivare dalla parola araba "twaregh" che significa abitante di una zona del deserto del sahara libico ma il popolo touareg non usa questa parola per nominarsi ma bensì "Kel tamahaq" ossia "colui che parla la lingua tamahaq", un'antico dialetto del deserto.

Il rito del tè è un'usanza molto sentita in tutta la regione nord africana ma tra i touareg lo è ancor di più.
Il tè viene servito generalmente di sera e viene offerto per trè volte, una in onore dell'ospite, una per l'ospitante e una per Dio ma può essere dedicato anche a tre emozioni e servito più o meno forte e con una quantità di zucchero variabile per ogni bevuta: la prima bevuta sarà forte e intensa come l'amore, la seconda sarà amara come la vita e la terza dolce, come la morte.

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